Continua il viaggio che Virginia Villa sta conducendo su Il Caffè Letterario
tra le pagine de La vertigine del caso: oggi siamo alla quinta
puntata! «Ogni pagina di “La vertigine del caso” è un invito a
riflettere su noi stessi, su quello che abbiamo, che vorremmo. È una
riflessione sulla nostra vita in generale ed io sono molto grata a
Vanessa Chizzini per aver scritto questo capolavoro.»
La vertigine del caso – Quinta Puntata
Eccoci alla quinta puntata del progetto letterario “La vertigine del caso” di Vanessa Chizzini.
Nella scorsa puntata avevamo parlato
delle riflessioni di Mic a proposito degli anni Novanta e, in particolar
modo, di Ettore Majorana. Anche oggi si torna a parlare della figura
del fisico catanese che, non solo secondo Mic rappresenta in qualche
modo il nostro bisogno di cambiare, di fare esperienze diverse, di
essere differenti da come gli altri ci considerano e da come noi stessi
siamo abituati a pensarci, ma è anche una figura che ha caratterizzato
gli anni Novanta ed è diventata fondamentale nel panorama scientifico
italiano.
In questa puntata vediamo come la
personalità di Majorana e quella di Mic non è poi così diversa, anzi,
probabilmente l’autrice ha voluto soffermarsi sul fisico italiano
proprio per questo motivo.
“È un fisico dotato di
intuizioni geniali, una familiarità incredibile con i numeri e le
formule, una naturale capacità di arrivare ai risultati e alle risposte
prima degli altri, ma dimostra di avere molta meno dimestichezza con le
persone. Solitario, taciturno, enigmatico, non si integra mai appieno
nel gruppo…”
A leggere queste parole non ho potuto
fare a meno di pensare a Mic. Anche lei, come Majorana, è dotata di
un’intelligenza fuori dal comune e di una propensione agli enigmi e ai
misteri, ma fatica a relazionarsi con i coetanei e le persone in
generale, preferendo leggere un libro o osservare il mondo circostante.
Ma Mic, per sua fortuna, non ha fatto la fine di Ettore Majorana:
“Ma Ettore Majorana non c’è più. Nonostante le indagini, le ipotesi, i ragionamenti, di lui non si sa più niente.
Suicida, chiuso in convento, scappato in Argentina o chissà dove, il risultato è lo stesso: Ettore Majorana si è sottratto. Morto o vivo non esiste più”.
Suicida, chiuso in convento, scappato in Argentina o chissà dove, il risultato è lo stesso: Ettore Majorana si è sottratto. Morto o vivo non esiste più”.
Ma c’è anche un altro ritorno in questa puntata. Le Cabine Spalma-Crema!
La Signora Adriana voleva fare una
sorpresa a Mic, dandole dei suggerimenti al fine che fosse lei ad
arrivare a capire che alla Biennale di Venezia, nel padiglione
dell’Islanda, ci fossero state le famose Cabine Spalma-Crema, ma Sam era
certa che Mic non avrebbe capito, così la Signora Adriana, senza tanti
giri di parole, lo aveva detto alla giovane.
“Non le cabine pari
pari” puntualizza Sam. “Ovviamente non sono identiche a
quelle che c’erano al mare.”
“Sono una riproduzione artistica delle cabine spalma-crema” specifica la Signora Adriana.
“Sono una riproduzione artistica delle cabine spalma-crema” specifica la Signora Adriana.
Ebbene, Mic è molto curiosa di vedere
questa installazione, così si precipita a visitarla e qui abbiamo, a mio
parere, una delle riflessioni più belle di Mic.
“L’installazione proposta da Olafur Gunnarsson e Agatha Stefansdottir è
caratterizzata da un approccio fortemente materico che reca in sé
un’impronta primordiale: il buio, le rocce, l’acqua, che si tramutano
nel percorso in luce, sabbia, mare. L’esperienza che viene dunque
chiamato a compiere il visitatore è quella di un viaggio nel tempo, dove
però il tempo non è solo quello dell’universo, ma anche il tempo della
vita umana scandito dalle diverse stagioni che la contraddistinguono e
dai loro sogni e umori.”
Come si può non rimanere esterrefatti
davanti ad una descrizione così sublime? Come si può non sprofondare in
una riflessione personale sulla propria vita, su quello che ci accade?
Sono passaggi come questo che mi
confermano la bellezza di un libro. Ogni pagina di “La vertigine del
caso” è un invito a riflettere su noi stessi, su quello che abbiamo, che
vorremmo. È una riflessione sulla nostra vita in generale ed io sono
molto grata a Vanessa Chizzini per aver scritto questo capolavoro.
Come sempre vi segnalo il sito di Vanessa Chizzini e la pagina Facebook de “La vertigine del caso”:
Sito: http://vanessachizzini.blogspot.it/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/lavertiginedelcaso/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/lavertiginedelcaso/
Se volete acquistare il libro cartaceo potete farlo al link: https://www.amazon.it/vertigine-del-caso-Vanessa-Chizzini/dp/8892598767
In alternativa potete acquistare i singoli racconti in formato ebook ai seguenti link:
– L’eleganza matta: https://www.amazon.it/dp/B00DJFZ58U/
– Vertigini e stravedimenti: https://www.amazon.it/dp/B00PTX5QY8/
– Questo nostro mondominio: https://www.amazon.it/dp/B071YT647L
Ci vediamo la prossima settimana con la sesta puntata de “La vertigine del caso”.
Buona lettura!
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