La vertigine del caso • Secondo movimento, lato A
Una grande attrice di cinema e teatro, un ex custode convinto di avere
ancora il diritto di sorvegliare chi varca il portone, una sarta con il
cuore a pezzi e la parlantina facile, un calzolaio che si esprime in
modo bizzarro, una cantante jazz che si guadagna da vivere guidando: è
in loro e in molti altri che s’imbattono Mic, Sam e la signora Adriana
durante un pomeriggio d’aprile in una vecchia casa di ringhiera alla
periferia di Milano. Tra panchine malandate a rischio di rimozione, una
domanda cruciale sull’amore non corrisposto, un premio speciale dato
“alla rallegranza” e la ricerca di una fantomatica casa editrice, in
quel palazzo popolare fatto di tanti piccoli appartamenti prende il via
un dialogo serrato a più voci, in una girandola di parole e azioni. Mic
sale e scende le scale, entra ed esce dai discorsi, cammina, si siede,
si appoggia alle ringhiere senza mai smettere di osservare ciò che
accade intorno, accompagnandoci alla scoperta delle molte vite e dei
mondi interi racchiusi in quel condominio.
(“Questo nostro mondominio”
fa parte del progetto “La vertigine del caso”. Il primo movimento del
progetto è composto da “L’eleganza matta”, il lato A, e “Vertigini e
stravedimenti”, il lato B. “Questo nostro mondominio” è il lato A del
secondo movimento.)
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