«L’identità è
un treno del passato che si muove nel presente. Gli altri vedono quello
che siamo stati e quasi mai quello che siamo, anche se a volte il
passato e il presente quasi coincidono e l’immagine riflessa ci
corrisponde ancora. Siamo una locomotiva d’epoca, e il meglio che si
possa dire di noi è che siamo messi a nuovo e tirati a lucido, più
splendenti dei treni con l’aria condizionata e il wi-fi, più
affascinanti perché abbiamo molto
viaggiato e molto vissuto, e abbiamo visto chissà quanti posti e
persone, e chissà quante cose abbiamo da raccontare.
L’identità è un treno del passato che si muove nel presente. Lo so. So che degli angeli vegliano sul mio cammino, che accompagnano questo treno lungo i binari. Hanno le ali con le paillettes, shorts o minigonne microscopiche, tacco 12. Mi ricordano che la libertà può a volte sembrare esagerata, ma non è mai indecente.»
L’identità è un treno del passato che si muove nel presente. Lo so. So che degli angeli vegliano sul mio cammino, che accompagnano questo treno lungo i binari. Hanno le ali con le paillettes, shorts o minigonne microscopiche, tacco 12. Mi ricordano che la libertà può a volte sembrare esagerata, ma non è mai indecente.»
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