-->«Mi affaccio a
guardare di nuovo in basso, come se fossi in bilico a un soffio da un crepaccio
e potessi distinguere le gioie affacciate sull’ignoto e i dolori che cadono nel
vuoto, e sentissi le paure dissolte in due respiri nell’aria tersa dei
desideri. Il primo respiro, bello profondo, a pieni polmoni e occhi chiusi, è
per farsi coraggio, fin quasi a inarcarsi leggermente all’indietro come per
accogliere l’abbraccio avvolgente delle spazzole in una cabina spalma-crema, e
il secondo diventa un sospiro di sollievo, quando a contatto con i nostri
desideri tutto torna finalmente a farsi limpido.»
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