Così alla fine ho
fatto quello che so fare meglio. Come Prince che nel suo album di debutto, For
you, si è scritto, suonato e cantato tutti i pezzi da solo. O come quando io e Valeria Ravera
abbiamo dato vita al Principe costante Edizioni facendo noi due tutto quello
che c’era da fare: direzione editoriale, redazione, grafica, distribuzione,
ufficio stampa... Come quando, sempre con Valeria, ho ottenuto un brevetto per
invenzione industriale. Alla fine ho fatto così, che è la cosa che credo mi
riesca meglio e quella che mi dà più gioia. Ho deciso di riunire in un’edizione
cartacea L’eleganza matta e Vertigini e stravedimenti (finora usciti solo in
ebook), dato che insieme formano il primo movimento di un progetto in divenire,
ho scelto il titolo del volume (e del progetto) e il formato del libro, ho
impaginato i testi cogliendo l’occasione per leggerli ancora una volta (e ogni
tanto andando ancora a chiedere conferma a Valeria, mio editor personale, di
una parola, un verbo, una sfumatura), ho trovato l’immagine per la copertina,
non un’immagine possibile ma l’immagine perfetta, una bellissima illustrazione di Guendalina Ravazzoni,
Alto mare, e alla fine ho chiesto un consulto a Laura Marino per i colori della
copertina, visto che in sede di stampa i colori per i profani hanno
comportamenti bizzarri. La vertigine del caso è adesso in vendita su Amazon (in
Italia e all’estero) e su Libreria Rizzoli (sempre online). Per adesso so solo che ho fatto quello che so fare meglio
e che l’ho fatto al meglio. Che ho fatto del mio meglio perché fosse bello da
vedere e da leggere.
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