giovedì 16 giugno 2016

La vertigine del caso #03


(Mic alle prese con le cabine spalma-crema)
«È il mio turno. La luce è verde, appoggio il braccialetto alla cabina, la porta si apre. Entro, mi posiziono al centro, chiudo gli occhi. Le spazzole mi avvolgono soavi. Per alcuni istanti il corpo è racchiuso nella loro carezza oleosa. E non esiste nient’altro. La tensione respirata prima in coda svanisce, svaniscono i misteri trasformati in curiosità. Svanisce ogni cosa. È un soffio, un tempo scandito da pochi respiri, un attimo di sospensione in cui gli sguardi degli altri non esistono più.
Si entra accompagnati dalla confusione del momento, frastornati dalle voci e dai volti, e si esce ripuliti da tutto.
Esci dalle cabine e per un attimo sei di nuovo tu al cento per cento.
Io, Mic, sulla spiaggia, sotto il sole, mentre cammino con Sam verso il mare, un sorriso ebete stampato sulla faccia.»

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