venerdì 23 settembre 2016

Uno stare al mondo (dichiarazione di poetica)

Sono una barchetta di carta sull’oceano e ho tempo. Pioverà, le onde mi inghiottiranno, il vento mi solleverà in aria. Mi asciugherò, mi raddrizzerò, e sarò sempre qui, una barchetta sull’oceano. Tengo come ancora di salvezza la poesia di Kavafis che avevo appeso in camera quando avevo vent’anni, quella che incita a non mischiarsi nell’eccessivo commercio e nelle ciance della gente. Non inseguo correnti. Ascolto le onde. Guardo il vento. Ho per vela un progetto fatto di movimenti. Rena Mirecka, un’attrice di teatro, un giorno ha detto: “Noi siamo belli nella verità”, scolpendo quelle sue parole nella mia mente. Io sono solo una barchetta sull’oceano, una goccia in mezzo al mare, ma sto bene così.

lunedì 12 settembre 2016

Librerie “La vertigine del caso”, Milano

Trovate La vertigine del caso nella libreria Il Mio Libro di Cristina Di Canio, la scatola lilla di via Sannio 18 (piazza Lodi), a Milano.
Potrete dunque sfogliarlo, odorarlo, soppesare la grammatura della carta, sfregarci contro la guancia, stringerlo al cuore e fare tutte quelle cose che tanto piacciono agli irriducibili amanti della carta e delle librerie indipendenti di qualità! Potrete uscire decidendo che no, non lo prendete e poi, appena varcata la porta della scatola lilla e messo piede sul marciapiede, pensare che non potete assolutamente rinunciarci e riprecipitarvi dentro correndo verso il libro (o magari verso un altro che nel frattempo avrete adocchiato). Cristina e Silvia lavorano in libreria, ne hanno viste di cotte e di crude, non si stupiranno di niente e continueranno a sorridere.

giovedì 1 settembre 2016

La vertigine del caso #08

La vertigine del caso è un progetto letterario che ha anche dato vita a una canzone (Stravedimento, vedi La vertigine del caso #05 e #06) e a un brevetto per invenzione industriale. Il brevetto riguarda le cabine spalma-crema (denominate ufficialmente cabine di fotoprotezione con spazzole spalmanti): «Le cabine spalma-crema sono dei gusci trasparenti con all’interno delle spazzole. Paiono dei raffinati autolavaggi in miniatura. Le spazzole si impregnano di crema solare e la spalmano sul corpo delle persone che entrano. [...] Passando accanto alle cabine si sentono gridolini e risate.»