sabato 25 giugno 2016

La vertigine del caso #04

«L’identità è un treno del passato che si muove nel presente. Gli altri vedono quello che siamo stati e quasi mai quello che siamo, anche se a volte il passato e il presente quasi coincidono e l’immagine riflessa ci corrisponde ancora. Siamo una locomotiva d’epoca, e il meglio che si possa dire di noi è che siamo messi a nuovo e tirati a lucido, più splendenti dei treni con l’aria condizionata e il wi-fi, più affascinanti perché abbiamo molto viaggiato e molto vissuto, e abbiamo visto chissà quanti posti e persone, e chissà quante cose abbiamo da raccontare.
L’identità è un treno del passato che si muove nel presente. Lo so. So che degli angeli vegliano sul mio cammino, che accompagnano questo treno lungo i binari. Hanno le ali con le paillettes, shorts o minigonne microscopiche, tacco 12. Mi ricordano che la libertà può a volte sembrare esagerata, ma non è mai indecente.»

giovedì 16 giugno 2016

La vertigine del caso #03


(Mic alle prese con le cabine spalma-crema)
«È il mio turno. La luce è verde, appoggio il braccialetto alla cabina, la porta si apre. Entro, mi posiziono al centro, chiudo gli occhi. Le spazzole mi avvolgono soavi. Per alcuni istanti il corpo è racchiuso nella loro carezza oleosa. E non esiste nient’altro. La tensione respirata prima in coda svanisce, svaniscono i misteri trasformati in curiosità. Svanisce ogni cosa. È un soffio, un tempo scandito da pochi respiri, un attimo di sospensione in cui gli sguardi degli altri non esistono più.
Si entra accompagnati dalla confusione del momento, frastornati dalle voci e dai volti, e si esce ripuliti da tutto.
Esci dalle cabine e per un attimo sei di nuovo tu al cento per cento.
Io, Mic, sulla spiaggia, sotto il sole, mentre cammino con Sam verso il mare, un sorriso ebete stampato sulla faccia.»

martedì 14 giugno 2016

La vertigine del caso #02


Questo libro raccoglie L’eleganza matta e Vertigini e stravedimenti, che costituiscono il primo movimento del progetto intitolato La vertigine del caso.
Attraverso una scrittura lieve e affilata che restituisce il vissuto e lo trasfigura, dando forma a una narrazione in bilico tra romanzo, racconto e poesia, la storia segue i due personaggi principali, Mic e Sam, durante un weekend al mare e un breve viaggio a Venezia. Tra cabine spalma-crema simili ad autolavaggi in miniatura, l’amicizia con l’irresistibile signora Adriana, un treno d’epoca fermo sui binari e i suoi passeggeri scomparsi chissà dove, i canali veneziani eccezionalmente aperti ai nuotatori, La vertigine del caso si interroga sugli enigmi della natura umana, alla ricerca dei tratti che definiscono la nostra identità.

Vanessa Chizzini (Udine, 1971), una laurea al Dams di Bologna, un lavoro nell’editoria a Milano, una casa editrice specializzata in cinema e teatro, Il principe costante Edizioni, attiva tra il 2001 e il 2013, un testo teatrale, Le nuvole nel piatto, affacciatosi sul palcoscenico nel 2010, un brevetto per invenzione industriale (“Cabina di fotoprotezione con spazzole spalmanti”) ispirato alle cabine spalma-crema di questo progetto in continuo movimento.

In copertina: Alto mare di Guendalina Ravazzoni

(Il volume è disponibile su Amazon.)

 

venerdì 3 giugno 2016

La vertigine del caso #01

Così alla fine ho fatto quello che so fare meglio. Come Prince che nel suo album di debutto, For you, si è scritto, suonato e cantato tutti i pezzi da solo. O come quando io e Valeria Ravera abbiamo dato vita al Principe costante Edizioni facendo noi due tutto quello che c’era da fare: direzione editoriale, redazione, grafica, distribuzione, ufficio stampa... Come quando, sempre con Valeria, ho ottenuto un brevetto per invenzione industriale. Alla fine ho fatto così, che è la cosa che credo mi riesca meglio e quella che mi dà più gioia. Ho deciso di riunire in un’edizione cartacea L’eleganza matta e Vertigini e stravedimenti (finora usciti solo in ebook), dato che insieme formano il primo movimento di un progetto in divenire, ho scelto il titolo del volume (e del progetto) e il formato del libro, ho impaginato i testi cogliendo l’occasione per leggerli ancora una volta (e ogni tanto andando ancora a chiedere conferma a Valeria, mio editor personale, di una parola, un verbo, una sfumatura), ho trovato l’immagine per la copertina, non un’immagine possibile ma l’immagine perfetta, una bellissima illustrazione di Guendalina Ravazzoni, Alto mare, e alla fine ho chiesto un consulto a Laura Marino per i colori della copertina, visto che in sede di stampa i colori per i profani hanno comportamenti bizzarri. La vertigine del caso è adesso in vendita su Amazon (in Italia e all’estero) e su Libreria Rizzoli (sempre online). Per adesso so solo che ho fatto quello che so fare meglio e che l’ho fatto al meglio. Che ho fatto del mio meglio perché fosse bello da vedere e da leggere.