lunedì 4 luglio 2016

La vertigine del caso #05

-->«Mi affaccio a guardare di nuovo in basso, come se fossi in bilico a un soffio da un crepaccio e potessi distinguere le gioie affacciate sull’ignoto e i dolori che cadono nel vuoto, e sentissi le paure dissolte in due respiri nell’aria tersa dei desideri. Il primo respiro, bello profondo, a pieni polmoni e occhi chiusi, è per farsi coraggio, fin quasi a inarcarsi leggermente all’indietro come per accogliere l’abbraccio avvolgente delle spazzole in una cabina spalma-crema, e il secondo diventa un sospiro di sollievo, quando a contatto con i nostri desideri tutto torna finalmente a farsi limpido.»