venerdì 21 luglio 2017

La vertigine del caso su Il Caffè Letterario – Terza Puntata

Nella terza puntata dedicata a La vertigine del caso sul blog Il Caffè Letterario, Virginia Villa racconta che «“L’eleganza matta”, ma più in generale tutto il progetto letterario di Vanessa Chizzini permette al lettore di ritrovarsi con la mente libera da condizionamenti e sovrastrutture e questo permette di cogliere le sfumature della realtà con semplicità e purezza». Buona lettura (dell’articolo di Virginia e del libro)!

La vertigine del caso – Terza puntata

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Buongiorno lettori e benvenuti nella terza puntata del progetto letterario “La vertigine del casodi Vanessa Chizzini.
Con la puntata di oggi, si chiude il racconto “L’eleganza matta” che compone il primo movimento insieme a “Vertigini e stravedimenti” di cui inizierò a parlarvene nella prossima puntata.
In quest’ultimo capitolo del primo racconto, vediamo Mic e Sam trascorrere il loro ultimo giorno di vacanze. Come sempre, e forse in questo capitolo di più, assistiamo al viaggio introspettivo di Mic; un viaggio che non rimane fine a se stesso, ma che è spunto di riflessione per il lettore che si sente coinvolto in prima persona dalle domande di Mic.

“Nel silenzio e nella penombra, senza limitazioni temporali e nessuno che bussi, con in sottofondo il rumore del mare, in costume alle tre di notte dentro le Cabine di Protezione Solare a farsi spalmare la crema da spazzole delicate come un soffio…
…Sento la testa svuotata. È come se non fossi in nessun posto. O in un posto che è tutti posti in cui mi è capitato di stare. Come se le linea del tempo si fosse ridotta ad un punto. Come se tutto si fosse riunito in me. E in questa leggerezza di passo e vaghezza di pensiero ci fosse ogni cosa della mia vita.

Essendo l’ultimo giorno che passerà al mare, su quella spiaggia, Mic estende i suoi pensieri e le sue riflessioni anche agli altri bagnanti, quelli che, per un motivo o per un altro, hanno attirato la sua attenzione. Come non soffermarci sulla famiglia veneto-napoletana, composta da genitori che parlano in napoletano e dai tre figli che hanno un forte accento veneto?
Proprio descrivendo uno dei tanti episodi di cui è protagonista la famiglia “dal mistero svelato e pur sempre rinnovato” l’autrice, attraverso i pensieri di Mic, prende spunto per una nuova riflessione che mi ha colpito molto:

“Il problema è che stanno guardando lo stesso oggetto, ma non stanno parlando della stessa cosa…
…Come capire quel che si vuole quando si vogliono cose diverse?…
…Come conciliare desideri cha vanno in direzioni divergenti? Come far coesistere una donna che traballa ubriaca sotto la pioggia gelata e una che ciabatta nel tepore di casa con in mano una caffettiera appena tolta dal fuoco?
Esiste una lingua comune, un esperanto delle esperienze e delle speranze che la metta in comunicazione senza zittire nessun impulso, arrivando ad armonizzare gli opposti e a contenere l’esistente come dentro una palla di vetro?


Capiamo bene che le sensazioni, i sentimenti e le emozioni che prova Mic non si fermano all’apparenza, ma arrivano fino alla sua mente, al suo io interiore che durante il weekend al mare si riempie di domande e di pensieri.
Quello che Mic cerca è quello che, in fondo, cerca ognuno di noi: chiarezza nella propria vita; Mic lo fa prendendo le distanze dal mondo e le setole della cabina spalma-crema fanno scattare in lei un meccanismo di attivazione emozionale che la aiuterà a capire un po’ di più riguardo la sua vita.

“Perché no, non mi accontento e non so se quello che cerco è l’assoluto, come dice Sam, ma di certo è qualcosa che non si consuma, non è in vendita, non è uguale per tutti e perciò non è conforme, un momento di intensità e pienezza, senza distrazione. Se siamo molte cose, dobbiamo anche riuscire ad esserne una sola, almeno di tanto in tanto, trovare la lingua che condensi i nostri desideri, farli risuonare all’unisono e inarcarci a raccogliere i soffi, in armonia con l’universo o in contrasto con il mondo non importa, purché sia in accordo con noi stessi.”

L’eleganza matta”, ma più in generale tutto il progetto letterario di Vanessa Chizzini permette al lettore di ritrovarsi con la mente libera da condizionamenti e sovrastrutture e questo permette di cogliere le sfumature della realtà con semplicità e purezza.
Non ci resta che provare anche noi a “distillare l’esperienza e a condensare l’essenza”.

Come sempre vi segnalo il sito di Vanessa Chizzini e la pagina Facebook de “La vertigine del caso”:
Sito: http://vanessachizzini.blogspot.it/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/lavertiginedelcaso/


Se volete acquistare il libro cartaceo potete farlo al link: https://www.amazon.it/vertigine-del-caso-Vanessa-Chizzini/dp/8892598767 In alternativa potete acquistare i singoli racconti in formato ebook ai seguenti link: – L’eleganza matta: https://www.amazon.it/dp/B00DJFZ58U/ – Vertigini e stravedimenti: https://www.amazon.it/dp/B00PTX5QY8/ – Questo nostro mondominio: https://www.amazon.it/dp/B071YT647L

Ci vediamo la prossima settimana con la quarta puntata de “La vertigine del caso”. Buona lettura!



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