venerdì 14 luglio 2017

La vertigine del caso su Il Caffè Letterario – Seconda puntata

Nella seconda puntata dedicata alla sua esplorazione de La vertigine del caso sul blog Il Caffè Letterario Virginia Villa torna a parlare delle cabine spalma-crema e si concentra su «l’entrata in scena di un nuovo personaggio a dir poco adorabile; la Signora Adriana». Qui di seguito larticolo completo seguito dal link.

La vertigine del caso – Seconda puntata

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Eccoci alla seconda puntata del progetto letterario “La vertigine del caso” di Vanessa Chizzini.
La scorsa settimana vi avevo presentato in generale questo bel progetto di Vanessa Chizzini. Avevamo conosciuto le prime due protagoniste della storia, Mic e Sam, due amiche molto diverse tra loro, ma legate da un’amicizia particolare. Ma soprattutto vi avevo parlato dell’incredibile invenzione delle cabine spalma-crema e di come l’autrice avesse addirittura ottenuto il brevetto per invenzione industriale. Insomma, abbiamo capito tutti che questo è un libro davvero sorprendente.
In questa puntata ci addentreremo ancora di più nella storia; vedremo come le cabine spalma-crema abbiano iniziato a creare disguidi tra i bagnanti della spiaggia e faremo la conoscenza di un nuovo personaggio molto particolare.
Sebbene le cabine spalma-crema siano oggettivamente un’invenzione geniale, l’organizzazione e il regolamento che vi stanno dietro, si sono rivelati un disastro. A pensarla così è Mic, che non concepisce l’idea che vi siano diritti di precedenza per usufruire dell’invenzione.
Infatti, il regolamento permette a coloro che possiedono l’ombrellone di utilizzare le cabine gratuitamente e, mostrando il braccialetto di riconoscimento, anche di avere diritto di precedenza su chi, invece, non dispone di un ombrellone.
Questa regola, chiaramente, non piace a coloro che si vedono espropriati del loro turno solo perché non possiedono il braccialetto. Se all’inizio questa diversità creava solo qualche malumore, con il tempo crea vedi e propri litigi tra i bagnanti.
In un passo del libro assistiamo alle lamentele di un bagnante che si vede superare continuamente dalle persone con il braccialetto, impedendogli di utilizzare le cabine, senza dover passare mezza giornata in coda.

Un braccialetto non è un meccanismo” sentenzia il signore baritonale con decisione. “Un braccialetto non regola niente! Invece un meccanismo permetterebbe di dare la precedenza ai vostri clienti facendo avanzare anche le altre persone. Più lentamente, certo, ma in modo da raggiungere le cabine in un tempo non infinito.”

Il bello dei libri è che ciò che vi è scritto può essere interpretato in mille modi e non per forza ne esiste solo uno di corretto. La mia interpretazione riguardo questo passaggio e quindi al a decisione dell’autrice di voler inserire nella storia questo particolare del diritto di precedenze, ha a che vedere con il concetto più profondo di disuguaglianza sociale.
Cosa intendiamo con disuguaglianza sociale? Sta a significare, sicuramente, una differenza oggettiva tra i membri di una comunità. Questa differenza è costituita da opportunità differenti di accesso ad uno status, cioè a delle ricompense sociali: potere, prestigio e denaro. È proprio dal complesso intreccio di questi tre fattori che deriva la stratificazione sociale, definibile come l’organizzazione relativamente stabile della società in gruppi caratterizzati da diverse possibilità di fruizione delle ricompense sociali.
Cosa ancora più importante e che rende noto e giustificato il comportamento del “signore baritonale” del libro è che la disuguaglianza sociale è soggettivamente percepita e questo fa si che i meccanismi di selezione sociale vengano interpretati dai soggetti e dai gruppi sfavoriti come ingiuste, in questo modo vanno ad alimentare unicamente il malcontento e la lotta, proprio come è avvenuto tra i personaggi del libro di Vanessa Chizzini.
Un’interpretazione, forse, diversa arriva però dall’autrice che per bocca di Mic dice:

“È l’abisso del nostro essere umano, la nostra grettezza. O la nostra infelicità, direbbe qualcuno. L’evidenza contro cui si infrangono i nostri sogni. Non siamo neanche capaci di starcene tranquilli un sabato mattina al mare…
…Sarà davvero la nostra infelicità? Qualcosa di connaturato in noi o piuttosto la scontentezza che ci viene dalle nostre vite? Dal fatto di condurre esistenze che non amiamo, a volte senza nemmeno rendercene conto?”

Ora non mi voglio dilungare troppo perché ho da presentarvi la seconda novità di questa puntata, ossia l’entrata in scena di un nuovo personaggio a dir poco adorabile; la Signora Adriana.
Ha catturato la mia attenzione non appena è entrata in scena.
La Signora Adriana è una donna sulla settantina, molto chiacchierona e socievole con tutti. La classica persona che mette allegria a chiunque la incontri e infatti fa presto amicizia con Sam. È un’abitudinaria di quella spiaggia, dal momento che per quarant’anni ha passato le sue estati in quella cittadina.

“Lascio finire la stagione e poi me ne vado anche io. Arrivo quando tanti negozio sono ancora chiusi, e aspetto che tornino a chiudere. È affascinante osservare come il paese si trasforma, arrivare e partire quando è tutto tranquillo…
…Sempre qua e sempre nello stesso albergo. Sa cosa mi piace? Essere in vacanza e sentirmi a casa. Sapere quel che mi aspetta, conoscere i luoghi e le persone.

Insomma, è un libro capace di incollarti alle sue pagine e darti l’impressione di vivere davvero nei luoghi descritti e parlare tu stessa in prima persona con la Signora Adriana.
Lo consiglio davvero a tutti!

Come sempre vi segnalo il sito di Vanessa Chizzini e la pagina Facebook de “La vertigine del caso”:

Se volete acquistare il libro cartaceo potete farlo al link: https://www.amazon.it/vertigine-del-caso-Vanessa-Chizzini/dp/8892598767 In alternativa potete acquistare i singoli racconti in formato ebook ai seguenti link: – L’eleganza matta: https://www.amazon.it/dp/B00DJFZ58U/ – Vertigini e stravedimenti: https://www.amazon.it/dp/B00PTX5QY8/ – Questo nostro mondominio: https://www.amazon.it/dp/B071YT647L

Ci vediamo la prossima settimana con la terza puntata de “La vertigine del caso”.
Buona lettura!

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